Patto tra Città Metropolitana e Guardia di Finanza per scongiurare il rischio di infiltrazioni criminali nella realizzazione delle opere pubbliche del Pnrr. L'impatto economico del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sulla provincia di Torino è decisamente elevato: sono previsti interventi per un valore di 380 milioni di euro.
Soldi che verranno spesi per la messa in sicurezza e la manutenzione straordinaria della rete viaria che serve le aree montane e rurali, la demolizione e ricostruzione della succursale di Avigliana dell’istituto tecnico Galilei, la riqualificazione degli edifici scolastici e degli impianti sportivi, oltre ad altro ancora.
Flusso di informazioni verso la Finanza
Una "pioggia" di denaro da investire in poco tempo: la scadenza per usare i soldi è fissata al 2026. Da qui la decisione di siglare questa mattina un protocollo tra Città Metropolitana e Fiamme Gialle per prevenire e contrastare frodi, guadagni illeciti e tentativi di usare in modo irregolare e/o fraudolento i fondi europei. Nel dettaglio l'accordo impegna Palazzo Civico a fornire alla Guardia di Finanza dati, notizie, informazioni utili relativamente all’affidamento di lavori, servizi, forniture rientranti nelle progettualità finanziate con fondi stanziati dal PNRR e a segnalare, ove venga riscontrata, la ricorrenza di possibili anomalie di carattere economico-finanziario.
I commenti
"È un protocollo - commenta il sindaco Metropolitano Stefano Lo Russo - che riguarda azioni di monitoraggio a garanzia della legalità, correttezza formale e sostanziale dei lavori". Oltre ai vincoli temporali le amministrazioni devono fare i conti rispetto al passato, come ha ricordato Lo Russo, con carenze di personale: "come amministrazioni ci siamo trovati in situazioni difficili per i tagli orizzontali. Torino nel 2006 aveva 12.400 dipendenti: ad inizio del mio mandato erano poco più di 7mila".
Il primo cittadino, ricordando come tutte le amministrazioni mettono in campo quotidianamente dei controlli, ha poi aggiunto sul Pnrr: "sono condizioni eccezionali, che hanno bisogno di avere un accompagnamento. È un protocollo per farci aiutare in questa difficile fase". E sul patto è intervenuto anche il Comandante provinciale della Finanza di Torino Luigi Vinciguerra: "L'obiettivo è creare un'ulteriore collaborazione, rafforzando il dispositivo anti frode e corruzione. L' Europa ha chiesto all'Italia di rafforzare il contrasto: la GdF si pone al fianco delle amministrazione pubbliche per spendere al meglio risorse".
"L'intento è quello di intercettare preventivamente i soggetti fraudolenti, evitando che prenda denaro chi non ha titolo" ha concluso.