Caccia aperta a 500 malattie pediatriche che, se identificate per tempo, possono incontrare una cura e una soluzione. Ecco il progetto di screening sui neonati ribattezzato NeoGen. Una ricerca estesa che vuole coinvolgere la platea più vasta possibile. "La pediatria è una disciplina sempre più di tipo preventivo e non curativo e questo deve diventare sempre di più la nostra mission", commenta Franca Fagioli, direttore Dipartimento Patologia e Cura del Bambino Regina Margherita.
Migliorare la prevenzione
Attualmente se ne cercano 50, quindi il progetto punta a moltiplicare in maniera esponenziale la forza di prevenzione tra i neonati che nascono all'ospedale Sant’Anna. Con questo tipo di prevenzione, fino a oggi, è stato possibile combattere problemi come disabilità intellettiva, coma, insufficienza epatica, cataratta e morte improvvisa. Una casistica che colpisce un neonato ogni tremila.
6000 i bimbi coinvolti
A partire dal 1° ottobre saranno circa 6000 i bimbi coinvolti e, in caso di riscontro di qualche malattia, si procederà ad avvisare la famiglia avviando il possibile cammino di cura. Le analisi saranno condotte da IIGM, l’Italian Institute for Genomic Medicine, ente strumentale della Fondazione Compagnia di San Paolo, sotto la guida del professor Saverio Minucci. "Vogliamo andare verso il paziente e usiamo un approccio smart, andando ad analizzare solo una parte del dna, limitando i costi senza perdere in efficacia".
'Progetti di questa portata possono funzionare solo attraverso la collaborazione, non scontata, tra pubblico e privato", dice il segretario generale di Compagnia di San Paolo, Alberto Anfossi. "Questa volta non parliamo di muri o di lavori, ma di un'attività complessa quanto preziosa".
Il contributo di Lavazza e Compagnia di San Paolo
Il Progetto NeoGen è sostenuto da Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione Maria Teresa Lavazza, rispettivamente per 2 milioni di euro e 700 mila euro. "Per noi si tratta della prima iniziativa che sosteniamo come Fondazione, in un mondo e un settore che ci è sempre stato molto caro", commenta Giuseppe Lavazza, presidente Fondazione Maria Teresa Lavazza.
"Comincio ad abituarmi alle sorprese e alle innovazioni positive che arrivano dal Regina Margherita - dice l'assessore regionale alla sanità, Luigi Genesio Icardi - È stato fatto un grande lavoro, anche per orientarsi all'interno del labirinto normativo di questi settori".
I timori e le speranze di chi entra in ospedale
"Chi entra in ospedale lo fa carico di timori, ma anche di speranze - dice l'assessore comunale al Welfare, Jacopo Rosatelli - e credo che la speranza sia un bene prezioso, in un momento come questo in cui l'infanzia è particolarmente fragile ed esposta. Qui si vuole dare un messaggio positivo, di fiducia e senza distinzione".
"Un'azienda così grande può vantare tante eccellenze - conclude Giovanni La Valle, Direttore Generale AOU Città della Salute e della Scienza -. E una grande eccellenza è, per noi, un progetto come questo, perché accanto all'attività clinica c'è anche una grande attività di ricerca. Una alimenta l'altra".