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Economia e lavoro | 05 ottobre 2023, 17:33

Lear, rischio nuova Embraco: il 20 ottobre scade la cassa integrazione. "Nessuna soluzione". In bilico 420 lavoratori

I sindacalisti hanno incontrato la Giunta Cirio: "Unica ipotesi, una riconversione legata a una commessa su cui non ci sono certezze"

Lavoratori in catena di montaggio

Nubi nere sul futuro della Lear di Grugliasco: il 20 ottobre scade la cassa integrazione

Ben 260 esuberi su 416 addetti. E ben poche certezze per tutti gli altri. Continua a traballare la situazione occupazionale della Lear di Grugliasco, azienda dell'indotto auto che ha Stellantis come unico committente, ma che è rimasta tagliata fuori dalla produzione dei sedili della nuova 500, affidati in Turchia.

Vertice in Regione

Il tema è tornato sotto i riflettori questo pomeriggio, con un vertice in Regione con i sindacati metalmeccanici. La scadenza della cassa integrazione, infatti, è fissata per il 20 ottobre. Una manciata di giorni. Eppure all'orizzonte non sembrano delinearsi soluzioni: anche l'incontro alla presenza dell'assessore regionale Elena Chiorino e dell'amministratore delegato Gagliardi non ha fornito spiragli.

"La situazione aziendale che ci è stata rappresentata non ha evidenziato nessuna novità rispetto i precedenti incontri sotto tutti i punti di vista - hanno detto i rappresentanti dei lavoratori, al termine dell'incontro -. Alla luce dell'imminente fine degli ammortizzatori sociali, abbiamo posto all'azienda richieste specifiche su reali possibilità di prospettiva produttiva e occupazionale del sito di Grugliasco. Allo stesso modo abbiamo chiesto all'istituzione di continuare a presidiare la vertenza fornendo supporto sulle eventuali soluzioni, di sostegno a un’ipotesi di piano industriale, nonché alla individuazione delle necessarie coperture con gli ammortizzatori sociali".

Ipotesi (e dubbi) sulla riconversione

Da parte sua, l'azienda ha confermato solo un’ipotesi di progetto di riconversione industriale su altro prodotto, che sarebbe al vaglio di Lear Corporate impegnata nella quotazione con Stellantis, che ne determinerà l'assegnazione della commessa. Si tratta di una componente elettronica, di quelle di cui si occupa la divisione più recente di Lear, rispetto a quella tradizionale dei sedili. Ma è tutto da vedere: l'azienda ha ulteriormente ribadito infatti che, in caso di assegnazione a Lear della commessa, ci sarà una competizione tra gli stabilimenti interni al gruppo per valutare l'allocazione delle produzioni. Solo a quel punto la direzione si è detta disponibile a discutere con le parti sociali e con le istituzioni del progetto industriale. Quindi: c'è da vincere la commessa e, a quel punto, vedere se approderà a Torino o in altri stabilimenti europei, magari con costi del lavoro inferiori.

Forti perplessità e un epilogo che spaventa

"Usciamo con forti perplessità e timore per una vertenza ad oggi senza prospettive e con tempi estremamente brevi per ricercare soluzioni che evitino un epilogo drammatico. Altro tema fondamentale oggetto del confronto è stato quello degli ammortizzatori sociali che allo stato attuale termineranno 20 ottobre 2023, per la cui prosecuzione è stato confermato un incontro sempre in sede regionale il giorno 12 ottobre", concludono i sindacati.

E' sempre difficile la ricerca di soluzioni quando il lavoro diminuisce, lo è ancor di più quando un'azienda nonostante un confronto lunghissimo non è ad oggi ancora in condizione di presentare al sindacato un'alternativa industriale che possa dare continuità di occupazione e reddito - dice Rocco Cutrì, segretario generale di Fim Cisl Torino -. La posizione dell'azienda non è convincente ma faremo il nostro lavoro fino in fondo presidiando lo stabilimento, partecipando ai tavoli di confronto e parlando ai lavoratori. Rimaniamo convinti che una riconversione anche parziale possa essere l'unica possibile per assicurare un futuro allo stabilimento”.

A conclusione dell'incontro rimangono in piedi tutti gli elementi di incertezza e preoccupazione per il futuro occupazionale dei 420 lavoratori Lear - confermano Antonino Inserra, responsabile Fiom per la Lear e le Rsu Antonio Gullo e Luciano Oriti -. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, ci si incontrerà in sede regionale il giorno 12 ottobre per verificare l'ulteriore disponibilità di strumenti. L'assenza di un chiaro piano industriale dell'azienda è il fattore di maggiore preoccupazione. Ribadiamo la richiesta formulata all'assessore di velocizzare un confronto anche in in sede ministeriale".

E Antonio Iofrida, responsabile Uilm per Lear, conferma: “Un incontro che conferma l'incertezza delle prospettive e non fa altro che scaricare tensione e

preoccupazione sui lavoratori, sia in merito alla situazione produttiva che occupazionale, anche alla luce dell'imminente scadenza degli ammortizzatori sociali”.

Massimiliano Sciullo

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