457 imprese cooperative, un valore della produzione di 5.5 miliardi, 780mila soci e oltre 30 mila addetti. Sono questi i numeri del 2023 di Legacoop Piemonte, che compie 50 anni. Un compleanno importante, segnato da un fatturato in crescita: un piemontese su sei ha all'attivo uno scambio mutualistico.
"Cooperazione può dare contributo"
Dati presentati questa mattina al Museo del Risorgimento. "In una regione che sta ampliando e differenziando le sue vocazioni - ha sottolineato il presidente di Legacoop Dimitri Buzio - da quella manifatturiera fino a polo culturale e universitario, la cooperazione può dare il suo contributo rendendo attrattivo il Piemonte a chi qui vuole porre le sue radici attraverso nuovi modelli di politiche della casa, ad un welfare che sostenga le famiglie e le fasce di popolazione più anziane favorendo l’inclusione sociale e alla sostenibilità ambientale attraverso le comunità energetiche”.
I problemi
Dal punto di vista occupazionale, nelle cooperative aderenti l'80% della forza lavoro è occupata a tempo indeterminato ed il 70% è donna. Anche il mondo cooperativo ha dovuto affrontare i rincari energetici e delle materie prime, un lieve peggioramento dell'indebitamento che riflette l'aumento dei nostri tassi di interesse e l'allungamento delle tempistiche di incasso.
Ciò nonostante una cooperativa su 3 ha voluto confermare in crescita per il 2024 i propri piani di investimento. Una su due si ritiene soddisfatta della liquidità disponibile.
Cooperazione consente ricambio generazionale
“I dati della nostra analisi annuale – spiega Buzio - dimostrano che nello scenario economico e sociale attuale le cooperative sono competitive, solide, che continuano ad investire e a creare occupazione e sono in grado di stare sul mercato".
"La cooperazione - continua - può aiutare la crescita dell’imprenditorialità sul territorio consentendo il ricambio generazionale e la conservazione di competenze professionali attraverso processi di rigenerazione come i Workers Buyout e con la capacità di saper fare rete, sia come filiera cooperativa che con partner pubblici e privati con cui creare un sistema virtuoso per lo sviluppo locale”.