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Economia e lavoro | 27 novembre 2024, 17:33

Lear, finalmente la fumata bianca: l'azienda chiede la cassa integrazione per un anno

Al tavolo ministeriale la multinazionale con stabilimento a Grugliasco ha ufficializzato la decisione: si fa ricorso agli ammortizzatori per l'area di crisi complessa

protesta operai Lear

Spiraglio per la vertenza Lear: un anno di cassa per tutto il 2025

Lear, finalmente qualcosa si muove. Dal nuovo vertice ministeriale sulla vertenza che coinvolge lo stabilimento di Grugliasco della multinazionale, infatti, è emersa l'ufficialità della richiesta da parte dell'azienda di un anno di cassa integrazione.

Era il pezzo del puzzle che mancava a completare il mosaico: le risorse c'erano (per almeno due tipologie diverse di ammortizzatore sociale), ma era necessaria la decisione da parte dell'azienda. Si è scelto lo strumento dell'area di crisi complessa, che permetterà di coprire i prossimi dodici mesi a fronte della scadenza delle misure attualmente in atto.

Regione al fianco dei lavoratori

La Regione è pronta a intervenire con cassa integrazione e politiche attive del lavoro”, commenta il vicepresidente e assessore al Lavoro della Regione, Elena Chiorino. “Fin da subito avevamo dichiarato il massimo supporto ai lavoratori e come sempre manteniamo gli impegni presi: interverremo - tramite l’Unità di Crisi Integrata - anche con  politiche attive mirate e volte ad accompagnare coloro che lo vorranno con misure personalizzate e coinvolgendo le Accademie di filiera”.

I sindacati: "Trovare un investitore che reindustrializzi"

Soddisfatti i sindacati: "I dodici mesi di tutela aggiuntiva che oramai possiamo considerare quasi acquisiti dovranno servire a trovare un investitore che reindustrializzi il sito, giacché i volumi produttivi nella fabbrica torinese sono ridotti al lumicino e lo stesso utilizzo di ammortizzatori sociali sta giungendo al suo limite massimo. Al contempo chiediamo alla Direzione di Lear di dare disponibilità ad un congruo percorso a sostegno di questa importante vertenza relativamente il possibile impatto sociale, tanto più che trovare un investitore per 380 lavoratori sembra una impresa non facile".

E i rappresentanti nazionali di Fim, Fiom e Uilm concludono: "Apprezziamo infine che il Mimit si è impegnato a verificare la serietà del soggetto potenziale investitore e del suo interessamento per il sito di Lear entro il prossimo incontro già calendarizzato il 30 gennaio 2025".

Soddisfatto anche l'assessore al Lavoro di Grugliasco Luciano Lopedote: "Dodici mesi di cassa integrazione straordinaria per i 383 lavoratori della Lear per i quali ringraziamo la Regione Piemonte, nella persona dell'assessore al Lavoro Chiorino, che si farà carico del costo, è la buona notizia appresa ieri al tavolo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy al quale abbiamo partecipato online".

Se i lavoratori possono tirare un sospiro di sollievo, Lopedote sottolinea come non ci sia da perdere tempo: "In questo anno bisogna lavorare per trovare una soluzione. In particolare, chiediamo all'azienda di accelerare nel portare a termine la trattativa in atto con un nuovo potenziale operatore che si spera acquisisca lo stabilimento, voglia investirvi e ricollocarvi tutti i lavoratori. Noi ribadiamo la nostra disponibilità, unitamente al Patto Territoriale Zona Ovest, a supportare i lavoratori e a mettere in campo tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione".

Massimiliano Sciullo

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