Economia e lavoro - 21 dicembre 2024, 10:55

La panoramica di settore di Confcooperative Fedagripesca Piemonte

La cooperazione al centro dello sviluppo agricolo piemontese. Assegnati anche i riconoscimenti per la seconda edizione del Premio Melograno

Si è tenuta lunedì 16 dicembre presso la Casa della Cooperazione a Torino la presentazione dei dati economici e di produzione dell’annata agricola di Confcooperative Fedagripesca Piemonte, che ha offerto una panoramica dettagliata sui comparti Cereali, Frutta, Latte e Formaggi, Nocciole, Vino, Carne e Miele. Nel corso dell’evento, è stata inoltre celebrata l’eccellenza cooperativa con la seconda edizione del Premio Melograno, un riconoscimento annuale dedicato alle buone pratiche e all’impegno delle cooperative agroalimentari nel promuovere sostenibilità, responsabilità sociale e legame con il territorio.

Con 185 imprese cooperative aderenti, un fatturato complessivo di oltre 1,18 miliardi di euro, 20.450 soci e 1.887 occupati nella regione, Confcooperative Fedagripesca Piemonte rappresenta il cuore pulsante dell’agricoltura regionale. Il 47% delle 43.445 aziende agricole piemontesi aderisce a cooperative di Confcooperative, a testimonianza di un modello vincente che unisce innovazione, tradizione e solidarietà.

Premio Melograno 2024: un tributo ai valori cooperativi
Il Premio Melograno celebra le cooperative che si distinguono per progetti e iniziative in diversi ambiti: dalla tutela dell’ambiente alla valorizzazione delle comunità locali, dalla trasparenza verso i consumatori all’innovazione e all’inclusività. Quest’anno il riconoscimento è stato conferito a cinque cooperative simbolo dell’eccellenza piemontese:

●       Caseificio Valle Elvo: premiato per il forte legame con il territorio e la capacità di generare valore nella comunità locale. Caseificio Valle Elvo opera nel territorio biellese da venticinque anni e oggi conta oltre 50 soci e 11 dipendenti.

●       Joinfruit: premiata per l’impegno nella responsabilità sociale. A ottobre 2024 Joinfruit ha infatti ricevuto la certificazione per la parità di genere in ambito lavorativo, attestandosi tra le prime imprese agricole italiane a raggiungere questo risultato e la prima Organizzazione di Produttori Ortofrutticoli a essere certificata da CSQA per la Parità di Genere.

●       Cantina Sociale Barbera Sei Castelli: premiata per l’attenzione all’enoturismo e alla promozione del patrimonio vitivinicolo.  Nel 2024 ha infatti inaugurato il Museo “L’Anima del Vino”, che intende far incontrare vino e arte, calici e sculture lignee, per raccontare la ricerca determinata che ha portato la cooperativa al recupero di alcuni vecchi vitigni di Barbera particolarmente resistenti con cui creare nuovi vigneti e produrre un nuovo vino, “Il Risveglio del Ceppo”.

●       Terre del Maira: premiata per l’eccellenza nell’innovazione di prodotto. Terre del Maira è una realtà cooperativa vocata alla coltivazione del pomodoro da industria, quale coltura alternativa ai seminativi, che ha permesso di accrescere la redditività delle aziende e di aprire nuovi sbocchi di mercato all’agricoltura piemontese.

●       Latteria di Cameri: distintasi per l’attenzione all’intergenerazionalità e al passaggio generazionale. Nata nel 1914, la Latteria Sociale di Cameri ha attraversato con determinazione, coraggio e passione periodi storici complicati, che non hanno tuttavia arrestato il suo percorso di studio per una qualità produttiva superiore alla media. Grazie al trasferimento di competenze di generazione in generazione, ha potuto affermarsi e rappresenta oggi un punto di riferimento per l’eccellenza casearia piemontese e non solo.

Roberto Morello, Presidente di Confcooperative Fedagripesca Piemonte, ha sottolineato: “Le cooperative agricole piemontesi rappresentano una forza trainante per l’economia regionale. Non solo producono più di un miliardo di euro di fatturato, ma svolgono un ruolo cruciale nel mantenere vivo il tessuto sociale e produttivo nelle aree interne, dove spesso le aziende agricole individuali faticano a sopravvivere. La seconda edizione del Premio Melograno rappresenta dunque un ulteriore passo verso il riconoscimento del valore unico della cooperazione”.

Grande vicinanza della Regione Piemonte, come sottolineato dall’Assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni, che ha ricordato come il mondo cooperativo sia un pilastro del nostro sistema agricolo e come la Regione sia impegnata a tradurre le richieste delle cooperative in politiche concrete, per garantire il sostegno e lo sviluppo di questo settore fondamentale per il Piemonte.

Gaetano Mancini, Vicepresidente nazionale di Confcooperative Fedagripesca, ha ribadito come il modello cooperativo non solo garantisca prodotti di eccellenza, ma risponde ai bisogni delle persone e dei territori con valori come sostenibilità, solidarietà e innovazione, di cui il Premio Melograno è il simbolo.

I riconoscimenti per l’edizione 2024 del Premio Melograno:

CASEIFICIO VALLE ELVO per Comunità e territorio

Produrre formaggi con il latte conferito dagli allevatori locali è ciò che fa Caseificio Valle Elvo dal 1999. Questo ha permesso di costruire negli anni una rete produttiva di altissima qualità, con un impatto importante sul piano lavorativo, economico e sociale. Fin dall’inizio il Caseificio Valle Elvo è stato una cooperativa al servizio della comunità, che ha portato fermento e animazione nel suo territorio.

Le competenze, la tradizione e la cura per il territorio, accompagnati da uno spirito di adattamento a tempi nuovi e all’innovazione, sono stati la chiave di una storia lunga e appassionata che continua ancora oggi.

JOINFRUIT per Responsabilità sociale

Il 1 ottobre 2024 Joinfruit ha ricevuto la certificazione per la parità di genere in ambito lavorativo. Con 12 dipendenti di cui 8 donne e misure di welfare aziendale che favoriscono le pari opportunità tra uomo e donna, Joinfruit è tra le prime imprese agricole italiane a raggiungere questo risultato e la prima Organizzazione di Produttori Ortofrutticoli a essere certificata da CSQA per la Parità di Genere.

Un traguardo prezioso, che è tappa importante di un percorso complesso, significativo e ispiratore per l’agricoltura del nostro territorio.

CANTINA SOCIALE BARBERA DEI SEI CASTELLI per Turismo enogastronomico

A Castelnuovo Calcea, sulle colline del Monferrato, patrimonio UNESCO, il Museo “L’Anima del Vino” è il cuore del Centro Enoturistico della Cantina Barbera dei Sei Castelli. Un Museo inaugurato nel 2024 che intende far incontrare vino e arte, calici e sculture lignee, per raccontare la ricerca determinata e ispirata che è stata portata avanti per oltre dieci anni dalla Cantina: quella che ha portato al recupero di alcuni vecchi vitigni di Barbera particolarmente resistenti con cui creare nuovi vigneti e produrre un nuovo vino, “Il Risveglio del Ceppo”.

Per l’impegno profuso per la creazione di una cultura enologica che si apre oltre i confini del territorio e promuove la conoscenza di una storia fatta di passato e presente.

TERRE DEL MAIRA per Innovazione di prodotto

Per l’impegno che Terre del Maira continua a dimostrare da oltre vent’anni nei confronti dell’agricoltura piemontese e dell’ambiente. Una realtà cooperativa vocata alla coltivazione del pomodoro da industria, quale coltura alternativa ai seminativi, che ha permesso di accrescere la redditività e di aprire nuovi sbocchi di mercato per i soci.

Oggi Terre del Maira offre ai propri soci mezzi agricoli innovativi in termini di risparmio energetico e idrico, affinché l’agricoltura sia sempre al passo con i tempi e risponda alle esigenze più recenti dei produttori e del territorio.

LATTERIA DI CAMERI per Intergenerazionalità d’impresa

Nata nel 1914, la Latteria Sociale di Cameri ha attraversato con determinazione, coraggio e passione periodi storici complicati, che non hanno tuttavia arrestato il suo percorso di studio per una qualità produttiva superiore alla media. Oggi la Latteria Sociale di Cameri è infatti l’unica cooperativa associata al Consorzio di Tutela, che valorizza le produzioni di qualità locali.

Trasferire le competenze di generazione in generazione, trasmettere la passione per il lavoro artigianale e mostrare le risorse del territorio sono state le chiavi che hanno permesso alla Latteria Sociale di Cameri di rimanere oggi un punto di riferimento per l’eccellenza casearia piemontese e non solo.

C.S.