Economia e lavoro - 05 febbraio 2025, 14:52

Yazaki Italia, dramma per 52 persone: “In Giappone non capiscono perché scioperiamo, ma a 50 anni chi ci assume?”

Protesta davanti al Grattacielo per i lavoratori della multinazionale nipponica che ha licenziato due terzi dei dipendenti di Grugliasco. “Chiediamo alla Regione un ammortizzatore sociale”

Yazaki Italia, dramma per 52 persone

Sono 52 lavoratori su un totale di 72, quelli che da un paio di mesi a questa parte hanno scoperto che il loro impiego è a fortissimo rischio. Sono i dipendenti di Yazaki Italia, azienda con sede a Grugliasco, che pur operando nel settore dei servizi paga la crisi della filiera auto e di Maserati soprattutto.

Protesta davanti al Grattacielo

Questo pomeriggio si sono ritrovati davanti al Grattacielo della Regione per chiedere aiuto. 

In questa azienda i lavoratori ricevono i pezzi che arrivano dal Giappone e fanno da intermediari, fornendo servizi per Ford, Volkswagen e Maserati - racconta Stefania Zullo, di Fisascat Cisl - Il 4 dicembre si è attivata la procedura di licenziamento collettivo e abbiamo chiesto ammortizzatori sociali, ma gli strumenti non comprendono la casistica in cui un’azienda decide di licenziare per la perdita di commesse”.

Due anni di bilanci in attivo

Anche perché, dicono i sindacalisti, “gli ultimi due anni hanno visto un bilancio chiuso in attivo e anche questo esclude ulteriormente il caso Yazaki dagli ammortizzatori. E nemmeno per gli altri 20 dipendenti rimasti abbiamo certezze”, aggiunge Giusi D’Agostino di Filcams Cgil, insieme a Pietro Bello, rsu Yazaki.

Aiuto alla Regione

Chiediamo alla Regione uno strumento di supporto per queste persone, perché l’azienda non vuole fare ricorso ad ammortizzatori sociali. Anzi, sono sbigottiti dalla reazione e dalla protesta partecipata dei lavoratori a questo sciopero”. Dal Giappone propongono solo un incentivo all’esodo, ma inferiore all’anno.

Età media alta

Pesa anche la situazione sociale dei lavoratori “Sono lavoratori con un’età media intorno ai 50 anni - dicono i sindacalisti - e una volta che perdono il posto di lavoro, non possiamo immaginare che sia facile per loro trovare una nuova ricollocazione”. Una delegazione è stata poi ricevuta all’assessorato della vicepresidente regionale, Elena Chiorino.

"Ho incontrato sindacati, lavoratori e lavoratrici della Yazaki di Grugliasco. Chiediamo alla Giunta Cirio di intervenire a tutela dei lavoratori e delle lavoratrici, non lasciandoli soli di fronte a questa nuova crisi occupazionale piemontese, soltanto l’ultima fra le tante che stanno purtroppo contraddistinguendo la storia della nostra Regione negli ultimi anni, in particolar modo per quanto riguarda il settore dell’automotive", ha dichiarato il consigliere regionale del M5S Alberto Unia. "Presenteremo un atto in Consiglio per chiedere al governo di Centrodestra di non abbandonare queste 52 persone, queste 52 famiglie, al loro destino".