Un appello accorato per "salvare" Maserati. Uno dei marchi più prestigiosi e apprezzati dell'automotive mondiale, ma che in questi anni sta vivendo enormi difficoltà, soprattutto nel polo torinese. Ecco il senso della lettera che Rocco Palombella, segretario nazionale della Uilm, ha scritto a John Elkann, presidente di Stellantis. In attesa dell'incontro ministeriale del 7 agosto prossimo.
"Sento la necessità - si legge nella lettera - di porre alla Sua attenzione il momento, oserei dire drammatico, che sta attraversando il marchio automobilistico Maserati, tra i più conosciuti in tutto Mondo e icona del Made in Italy".
L'accelerazione, poi la frenata
E se dal 2010 in poi le cose erano andate piuttosto bene, con una crescita "sette volte superiore rispetto ai cinque anni precedenti", ora i tempi e le cose sono cambiati. "Negli ultimi due anni la situazione è cambiata completamente, si sono esauriti quasi tutti i modelli in produzione raggiungendo il minimo storico. Lo stabilimento di Grugliasco è stato chiuso, lo stabilimento Ciro Menotti di Modena, fiore all’occhiello del Tridente, è quasi fermo e l’Innovation Lab sta per essere smantellato, mentre a Mirafiori è cessata la produzione di Levante e a Cassino si producono poche unità di Grecale".
Cassa integrazione e posti di lavoro persi
L'effetto è chiaro: "Migliaia di lavoratori in cassa integrazione, perdita di posti di lavoro e di preziose professionalità, che in molti casi hanno rafforzato i competitor.
La strategia di Stellantis è stata chiara sin dall’inizio: riscoprire i vecchi modelli e riproporli sul mercato aggiornati, ma con produzioni fuori dall’Italia. Per quanto riguarda invece il polo del lusso, il progetto è stato completamente abbandonato.
I progetti presentati da Stellantis per il rilancio della Maserati non ci hanno convinti fin dall’inizio e le ultime dichiarazioni della direttrice finanziaria Natalie Knight ("Ci potrebbe essere una valutazione in futuro su quale sia la migliore sede per Maserati") ci preoccupano molto".
Uno spin off Ferrari-Maserati
Un atteggiamento, quello di Stellantis, ben diverso nei confronti di Ferrari: "Penso che l’uscita da Stellantis e la nascita di un polo del lusso Ferrari – Maserati sia indispensabile per valorizzare le rispettive caratteristiche qualitative e di mercato e per salvaguardare tutti i posti di lavoro e un settore così strategico per la nostra economia. Auspico il Suo diretto coinvolgimento date la Sua responsabilità in quanto Presidente, sia di Ferrari che di Stellantis, e la sensibilità che Lei e la Sua famiglia avete sempre avuto nei lunghi anni".